I.P.I.A.

ISTITUTO PROFESSIONALE PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO

I.P.S.S.

ISTITUTO PROFESSIONALE SERVIZI SOCIALI

 

VIA BANFI, 1        09036 GUSPINI (CA)

 

D.L.vo 626/94

 

PIANO PER LA GESTIONE

DELL’EMERGENZA, PIANO DI EVACUAZIONE E PRONTO SOCCORSO

 

 

 

DATA     REDAZIONE:                        Gennaio  2003

 

DATA     AGGIORNAMENTO:    ____________

 

 

Il presente documento è composto di N°28 pagine, N°5 schede

e  N°3 allegati.

 

 

Il Capo dell'Istituto (Datore di lavoro):     

Prof.ssa                                    _______________________                                                         

Il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione (R.S.P.P.):

Prof                                         _______________________                                                           

Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (R.L.S.):        

Prof.                                        _______________________

C0MMISSIONE SICUREZZA

R.S.P.P.

Gruppo di Lavoro:

Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza:


 

1        INTRODUZIONE

 

In conformità alle disposizioni di legge in tema di prevenzione infortuni e igiene del lavoro, nel rispetto in particolare di quanto disposto dal DECRETO MINISTERO DELL’INTERNO 10 marzo 1998 “Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell’emergenza nei luoghi di lavoro”, le procedure di sicurezza contenute nel presente Piano di Emergenza costituiscono un insieme di operatività e comportamenti a cui tutti debbono attenersi in modo diligente e partecipativo nell’interesse superiore della incolumità delle persone, della salvaguardia dei beni della scuola e dell’ambiente.

Il presente Piano é costituito da 2 parti ben distinte:

A)    Parte generale (premesse, informazioni, norme ed istruzioni generali),

B)    Manuale operativo per i casi di emergenza

Al termine della Parte generale è posta una scheda con le notizie sulla Scuola, corredate di planimetrie e di tutte le informazioni che possono risultare utili agli Enti esterni che dovessero essere chiamati ad intervenire in caso di emergenza. Copia della scheda dovrà essere sempre tenuta a disposizione di tali Enti. La scheda dovrà essere aggiornata in occasione di ogni eventuale significativa variazione della situazione ivi esposta.

Il Manuale operativo rappresenta la sintesi delle istruzioni da apprendere e ricordare e tenere sempre presente, in modo da poter agire con immediatezza in caso di emergenza. 

 

 

 

 

A) PARTE GENERALE

 

2        SEGNALAZIONE DI SITUAZIONI DI EMERGENZA

L’art. 4, comma 5 del D. Lgs. 626/94 stabilisce che:

“ Il datore di lavoro adotta le misure necessarie per la sicurezza e la salute dei lavoratori e in particolare

a) designa preventivamente i lavoratori incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei lavoratori in caso di pericolo grave e immediato, di salvataggio, di pronto soccorso e, comunque, di gestione dell’emergenza”.

L’art. 12, comma 1 c) del D. Lgs. 626/94 stabilisce che:

“Il datore di lavoro prende i provvedimenti necessari affinché qualsiasi lavoratore, in caso di pericolo grave ed immediato per la propria sicurezza ovvero per quella di altre persone e nell’impossibilità di contattare il proprio superiore gerarchico, possa prendere le misure adeguate per evitare le conseguenze di tale pericolo, tenendo conto delle sue conoscenze e dei mezzi tecnici disponibili”.

Il dipendente, o collaboratore, che individua una qualsiasi fonte di emergenza ha l’obbligo di informare tempestivamente il datore di lavoro e gli addetti alla gestione dell’emergenza (con questa denominazione vengono qui indicati i “lavoratori incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei lavoratori in caso di pericolo grave e immediato, di salvataggio e di gestione dell’emergenza” previsti dagli artt.4 e 12 del D.Lgs. 626/94); in assenza od in attesa degli addetti alla gestione dell’emergenza deve, se é in grado di farlo, intervenire con i mezzi disponibili in zona e secondo le indicazioni del Manuale operativo.

 

3        SITUAZIONI DI EMERGENZA

Anche se le leggi si occupano specificatamente delle emergenze dovute agli incendi, le situazioni di emergenza che si possono verificare sono moltissime e molto diverse fra loro. Tali situazioni possono essere legate a fattori interni all’ambiente di lavoro (incendi, fughe di gas, infortuni, ecc.) o esterni (ancora incendi, terremoti, allagamenti, nubi tossiche, black out elettrici, segnalazione di ordigni, rapine, ecc. ecc.).

Per evitare che il Piano di emergenza diventi un volume praticamente illeggibile e non risulti gestibile, occorre considerare le situazioni di emergenza che abbiano una probabilità di accadimento non trascurabile e che possano effettivamente comportare rischi rilevanti.

Le situazioni di emergenza che vengono prese in considerazione nel presente Piano sono le seguenti:

q       Incendio all’interno dell’edificio scolastico,

q       Incendio nelle vicinanze della scuola e che potrebbe coinvolgere la scuola stessa,

q       Infortunio o malore, di un dipendente o di un allievo.

Al momento non si rilevano altre emergenze.

 

4        RISCHIO DI INCENDIO - GENERALITÀ

Negli edifici adibiti a scuole ed uffici ed in cui non si svolgono attività industriali od artigianali a rischio la più probabile causa di un’emergenza é rappresentata dall’incendio.

Gli incendi in tali edifici, escludendo i casi dolosi, sono in genere dovuti a cattivo stato degli impianti elettrici, non corretta gestione e localizzazione dei magazzini e depositi e/o a negligenza o imprudenza.

Statisticamente gli impianti elettrici rappresentano la causa più frequente di incendio per l’effetto, separato o combinato, di un cattivo stato e di un sovraccarico degli  impianti stessi. Altre cause possono essere rappresentate dall’infrazione del divieto di fumare e usare fiamme libere in presenza di sostanze infiammabili, dal mancato spegnimento dei mozziconi di sigaretta, dall’improprio uso di stufe elettriche a resistenza, ecc.

Per evitare, o diminuire al massimo, il rischio di incendi occorre osservare scrupolosamente tutta una serie di norme di prevenzione, di cui le principali verranno indicate più avanti. Per meglio comprendere tali norme e per capire i meccanismi che intervengono nell’azione di spegnimento di un eventuale incendio é opportuno conoscere il processo attraverso il quale ha luogo la combustione che dà origine all’incendio stesso.

La combustione é una reazione chimica fra due sostanze: il combustibile (qualsiasi sostanza in grado di bruciare, come legno, carta, ecc.) ed il comburente (generalmente l’ossigeno contenuto nell’aria); perché la reazione si sviluppi é necessario che il contatto fra le due sostanze avvenga ad una temperatura elevata, é quindi necessaria una sorgente di calore che inneschi la combustione (e che può essere costituita da fiamme, scintille elettriche od elettrostatiche, materiali ad elevata temperatura come resistenze elettriche, ecc.).

Ne consegue che le precauzioni da prendere per evitare gli incendi debbono da un lato evitare di avvicinare materiali combustibili a fonti di calore e dall’altro impedire che dove vi sono materiali combustibili, o peggio infiammabili (cioè materiali che possono bruciare a temperature relativamente basse), si possano formare scintille, corti circuiti, fenomeni di surriscaldamento.

Analogamente, l’estinzione di un incendio si può ottenere eliminando uno dei tre elementi necessari per la combustione:

·      abbassando la temperatura, con un’azione di raffreddamento (il secchio d’acqua sul fuoco),

·      interrompendo, con un’azione di soffocamento, il contatto del comburente, l’aria, con il combustibile, p.es. gettando una coperta incombustibile sul fuoco, o con un getto di CO2 (ANIDRIDE CARBONICA),

·      allontanando il combustibile non ancora bruciato dall’incendio, con un’azione di  separazione (tipica al riguardo é la creazione di una fascia taglia fuoco negli incendi boschivi).

Un’ulteriore possibilità é offerta dall’azione di inibizione chimica con l’utilizzo di sostanze in grado di bloccare chimicamente la reazione di combustione: particolarmente efficace in tal senso é l’azione di un gruppo di gas, gli halon, che venivano utilizzati negli estintori, ma che sono stati recentemente messi fuori legge per motivi di protezione dell’ambiente.

Una caratteristica degli incendi che generalmente non è adeguatamente valutata è costituita dal fatto che in generale il pericolo maggiore non è dato dalle fiamme, ma dai fumi che si sviluppano nella combustione ed in particolare nella combustione della plastica e dei materiali sintetici. Salvo casi particolari, legati alla presenza di grandi quantità di materiali altamente infiammabili o all’altezza degli edifici, un’ordinata evacuazione dell’edificio consente di sfuggire agevolmente alle fiamme, mentre può essere più difficile evitare l’effetto dei fumi altamente tossici che si sviluppano in grande quantità dalla combustione dei materiali sintetici; tali fumi contengono sempre ossido di carbonio e spesso acido cianidrico ed altre sostanze la cui inalazione può causare anche la morte ed inoltre sono spesso assai densi per cui possono rendere difficoltosa l’evacuazione dei locali.

 

5        RISCHIO DI INCENDIO - LA PREVENZIONE

 

È necessario osservare le norme di prevenzione che costituiscono la prima protezione antincendio per tutti.

·      Deve essere rispettato il divieto di fumare.

·      Eventuali modifiche agli impianti elettrici possono essere effettuate solo da personale idoneo e specializzato e dietro specifica autorizzazione dei tecnici preposti.

·      Non si devono sovraccaricare le prese e usare stufe elettriche od altri apparecchi non omologati.

·      Non si deve addossare materiale cartaceo agli impianti di riscaldamento e alle tubazioni che li alimentano.

·      Negli archivi e nei magazzini i materiali debbono essere tenuti negli appositi spazi  e non devono ingombrare corridoi e passaggi.

·      I materiali infiammabili, quali alcool, benzina, acquaragia, bombolette spray, ecc., devono essere tenuti in quantità limitate e devono essere sistemati in armadi o scaffali nei depositi (che devono avere un estintore nelle adiacenze).

·      Se vi sono perdite di sostanze infiammabili occorre intervenire immediatamente per bloccarle e rimuoverle.

 

6        AVVERTENZE E LIMITAZIONI NELL’USO DELLE SOSTANZE ESTINGUENTI

 

Si indicano di seguito sinteticamente alcune fondamentali precauzioni che debbono essere tenute presenti nell’uso delle sostanze estinguenti che possono essere disponibili.

1.1           Acqua:

non deve essere usata su parti in tensione; provoca danni a materiali e apparecchiature che temono l’umidità.

1.2           Anidride carbonica:

può provocare ustioni da freddo per contatto durante l’erogazione; determina pericolo di asfissia durante la scarica di estintori in locali angusti: richiede pertanto una abbondante aerazione dopo l’uso in locali chiusi; provoca danni se usata su materiali ed apparecchiature che non sopportano sbalzi di temperatura.

1.3           Polvere:

praticamente innocua, può provocare irritazione alle vie respiratorie ed agli occhi se usata in locali angusti o, in caso di investimento diretto, raramente, dermatosi; se ne sconsiglia l’uso in presenza di materiali ed apparecchiature che possono essere danneggiate da infiltrazioni di polvere, in particolare se dotati di contatti elettrici (es. relè); dopo l’erogazione è necessario un minuzioso intervento di pulizia; per l’impiego su parti in tensione occorre adottare polveri che abbiano superato la prova di elettricità.

 

7        IL FENOMENO DEL PANICO

Il problema maggiore quando si verifica una situazione di emergenza è quello di evitare che si creino situazioni di panico.

Con tale termine si comprendono tutte quelle reazioni e quei comportamenti non controllati e non razionali che si manifestano spesso, specialmente in presenza di un gran numero di persone, in condizioni di pericolo imminente.

Il panico si manifesta nell’individuo con reazioni emotive che vanno dalla paura, all’ansia, all’oppressione fino alle manifestazioni isteriche e che possono da un lato portare a tentativi inconsulti di autodifesa (come il cercare di fuggire spingendo ed ostacolando le altre persone) e dall’altro provocare il coinvolgimento degli altri presenti con una sorta di reazione a catena.

Per evitare, o limitare al massimo, la possibilità che si creino situazioni di panico occorre fare in modo che tutte le persone che possono essere coinvolte in situazioni di emergenza siano organizzate e preparate ad affrontare tali situazioni. Perciò tutti gli interessati devono essere addestrati ed in modo particolare devono esserlo quelle persone alle quali verranno affidati compiti di coordinamento e/o di guida nelle situazioni di emergenza.

 

8        ADDESTRAMENTO DEL PERSONALE

L’obbligo di addestrare il personale per affrontare le emergenze è stabilito dalle leggi.

Il D.Lgs 626/94 impone al datore di lavoro di designare un numero adeguato di lavoratori incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei lavoratori in caso di pericolo grave e immediato, di salvataggio, di pronto soccorso e, comunque, di gestione dell’emergenza.

L’art. 21 del D.Lgs. 626/94 stabilisce, fra l’altro, che:

“1. Il datore di lavoro provvede affinché ciascun lavoratore riceva un’adeguata informazione su:

e) le procedure che riguardano il pronto soccorso, la lotta antincendio e l’evacuazione dei lavoratori”.

L’art. 22 del D.Lgs. 626/94 stabilisce, fra l’altro, che:

“5. I lavoratori incaricati dell’attività di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei lavoratori in caso di pericolo grave ed immediato, di salvataggio, di pronto soccorso e, comunque, di gestione dell’emergenza devono essere adeguatamente formati”.

L’ all. VII del D.M. 10/3/98 (Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell’emergenza nei luoghi di lavoro) stabilisce che:

“i lavoratori devono partecipare ad esercitazioni antincendio, effettuate almeno una volta l’anno, per mettere in pratica le procedure di esodo e di primo intervento.”

Il D.M. 26/8/92 (Norme di prevenzione incendi per l’edilizia scolastica) stabilisce che per le scuole con più di 100 presenti “deve essere predisposto un piano di emergenza e devono essere fatte prove di evacuazione, almeno due volte nel corso dell’anno scolastico.”

 

9        PIANO DI EVACUAZIONE ED ESERCITAZIONI DI EVACUAZIONE

Il Piano di evacuazione deve innanzitutto servire a far sì che nel caso di un’emergenza tutti sappiano cosa fare ed in particolare lo sappiano coloro che, su designazione del Capo di Istituto, dovranno operare per dare l’allarme, richiedere, se necessario, l’intervento dei Vigili del Fuoco, ecc. A questo servono le norme contenute nel Manuale operativo che segue e che contiene anche una serie di “schede operative” di facile consultazione.

In occasione di un’emergenza non si può però pensare di consultare il Manuale operativo per sapere cosa fare; tutt’al più si può avere il tempo di dare un’occhiata ad una scheda operativa. È quindi necessario che le norme del Piano di emergenza vengano ben assimilate e che la procedura di evacuazione venga provata e ripetuta in modo da produrre comportamenti  “automatici” degli studenti e, soprattutto, dei docenti e dell’altro personale cui sono stati affidati compiti specifici. Ciò, come già detto, è importante anche per prevenire il possibile innescarsi di fenomeni di panico: il fatto di aver constatato, attraverso le esercitazioni, che il tempo per uscire dall’edificio e raggiungere un luogo sicuro è molto breve anche se si esce camminando con calma dovrebbe, ad esempio, evitare che qualcuno sia preso dall’impulso di correre intralciando gli altri.

 

10    SCHEDA DESCRITTIVA DELL’EDIFICIO SCOLASTICO

La struttura scolastica è articolata nei seguenti corpi indipendenti:

 

A)       Zona Uffici

B)      Zona Laboratori di Meccanica, Termotecnica, Elettrotecnica ed Elettronica

C)      Palestra

D)      Corpo aule e aule speciali, suddivise in tre zone: corpo A, corpo B e C.

 

A.           Zona Uffici

È costituito da un corpo su un unico livello, indipendente dagli altri fabbricati.

Sono presenti n.3 Uffici tra amministrativi e didattici, la presidenza, la vice presidenza, la segreteria, l’ufficio tecnico, i servizi del personale, un servizio presidenza, n.2 magazzini (provvisori) e la C.T. (Centrale termica) con accesso esterno indipendente.

 

B.            Palestra coperta e campetto da pallacanestro

 

La palestra è costituita da una tensostruttura indipendente dagli altri fabbricati.

In adiacenza nel piazzale della scuola si trova un campetto di pallacanestro.

 

C.           Zona Laboratori

È costituita dai seguenti laboratori:

1)       Laboratorio di meccanica

2)       Laboratorio di termotecnica

3)       N.2 laboratori di elettronica

4)       Laboratorio di macchine CNC

5)       N.2 laboratori elettrici

6)       Laboratorio di Elettrotecnica ed applicazioni

È in corso di ultimazione un intervento di adeguamento alle normative di sicurezza, igienico-sanitarie ed eliminazione delle barriere architettoniche. 

 

D.           Zona Aule

È necessario suddividerle in tre gruppi omogenei per periodo di costruzione e quindi di caratteristiche architettoniche generali e tecniche .

 

1)   Zona corpo A

È il fabbricato destinato ad aule costruito per primo, probabilmente nello stesso periodo dei laboratori ed uffici, primi anni 70. Al piano terra trova posto la scala n.1 di accesso alle aule nel corridoio A1 e B1 al piano primo, la bidelleria ed i servizi studenti maschi. Parte del fabbricato al piano terra è utilizzato da altra azienda “Scuola Edile”.

Al piano primo nel corridoio A1 trovano posto n.3 aule e n.4 aule speciali (un laboratorio linguistico, un’aula di sistemi e due aule multimediali), la bidelleria e un minilocale per il personale tecnico.

 

2)   Zona corpo B

È stato costruito per secondo, a metà degli anni 80. Al piano terra dall’ingresso principale si entra nel corridoio BT in cui trovano posto la sala professori di appena 12 mq, n.3 aule e trasversalmente il corridoio CT con altre 3 aule.

Al piano primo dalla scala n.1 del corpo A si entra nel corridoio B1 in cui trovano posto n.3 aule ed i servizi insegnanti e studenti femmine e trasversalmente il corridoio C1 con altre 3 aule.

 

3)   Zona corpo C

È stato costruito per ultimo, a metà degli anni 90. Al piano terra nel corridoio DT nella prosecuzione del corridoio CT, trovano posto n.3 aule, una zona servizi insegnanti e studenti femmine, l’auditorium e la scala n.2  di accesso al piano primo.

Al piano primo dalla scala interna n.2  si entra nel corridoio D1 in cui trovano posto n.5 aule ed i servizi insegnanti e studenti femmine.

Si allega la planimetria generale con l’ubicazione  degli ambienti, delle uscite di sicurezza e  dei punti di raccolta, cioè i punti al di fuori dell’edificio scolastico, in zona sicura, in cui i diversi gruppi di classi dovranno confluire nel casi di evacuazione dell’edificio.  

In sintesi, ciascun punto di raccolta interessa gli ambienti di seguito riportati:

1) Punto di raccolta n.1 (piazzale antistante gli uffici):

 Uffici, Tutti i Laboratori e la Palestra.

2) Punto di raccolta n.2 (campetto di pallacanestro):

N.3 aule Corpo A al piano 1 e n.4 aule speciali (Sistemi, laboratorio linguistico, aule multimediali) del corridoio B1, n.3 aule del corpo B corridoio BT al piano terra e n.3 sopra al piano 1° corridoio B1. 

3) Punto di raccolta n.3 (Piazzale antistante aula magna):

N.3 aule Corpo B e n.3 aule corpo C tutte lungo il corridoio CT al piano terra e tutte le 3+3+2=8 aule sovrastanti nel corridoio C1 al piano 1°.

Nella planimetria allegata vengono meglio individuati i punti di raccolta e le rispettive zone interessate.

B) MANUALE OPERATIVO

 

11   INTRODUZIONE

 

Nel rispetto di quanto disposto dall’art.5 “Gestione dell'emergenza in caso di incendio” del DECRETO MINISTERO DELL’INTERNO 10 marzo 1998 “Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell’emergenza nei luoghi di lavoro”,  all'esito della valutazione dei rischi d'incendio, il datore di lavoro ha adottato le necessarie misure organizzative e gestionali da attuare in caso di incendio riportandole nel presente Piano per la gestione dell’emergenza e di evacuazione elaborato in conformità ai criteri di cui all'allegato VIII dello stesso decreto.

Questo Manuale ha il compito di dare delle norme di comportamento chiare, seppure sintetiche, nelle diverse situazioni di emergenza ipotizzate secondo quanto già esposto nella Parte generale. A tal fine in coda alla parte descrittiva del Manuale sono poste delle "schede operative" che, a parte le prime, raccolgono sinteticamente le norme da seguire nei vari casi di emergenza. Il contenuto di queste schede dovrà essere perfettamente conosciuto e ricordato da tutti. 

La scheda operativa n. 1 (che dovrà essere tenuta costantemente aggiornata) contiene l'elenco dei nominativi delle persone incaricate di compiti specifici assegnati dal Capo di Istituto ed i nominativi degli addetti alla gestione dell'emergenza ed al pronto soccorso, essa deve essere sempre a disposizione vicino al posto di lavoro.

La scheda operativa 1 bis contiene invece numeri telefonici da chiamare nei vari casi di emergenza.

Per fare in modo che l'emergenza abbia meno possibilità di avvenire e che nel caso di un'emergenza presidi antincendio ed illuminazione di sicurezza risultino efficienti è innanzitutto necessario che gli addetti alla gestione dell'emergenza provvedano ad eseguire con regolarità i controlli più avanti indicati. Devono inoltre essere rispettate alcune norme generali di prevenzione:

§      l'interruttore generale che alimenta le utenze elettriche deve essere ben segnalato con colori e scritte, in modo che in caso di necessità chiunque possa intervenire a staccarlo;

§      presso la Presidenza o in un altro ufficio deve essere sempre disponibile una busta contenente una copia del manuale operativo e la copia della scheda della Scuola a disposizione degli Enti esterni, con la relativa planimetria. Gli addetti alla gestione dell'emergenza devono:

a)         giornalmente:

-       verificare che i percorsi di evacuazione siano liberi da impedimenti e le porte di emergenza si aprano regolarmente;

b)         settimanalmente :

- ispezionare visivamente tutti gli estintori e controllare che siano a posto,       

- verificare il funzionamento dell'illuminazione di emergenza,

-       verificare il contenuto della cassetta di pronto soccorso;

c)         mensilmente:

- verificare lo stato delle manichette degli idranti ed il funzionamento dell'impianto di alimentazione degli stessi.

Nella scheda operativa 1 bis sono indicati i nominativi degli addetti incaricati dei singoli controlli. L'esito dei controlli deve essere riportato nel registro previsto dall'art.12 del D.M. 26/8/92.

 

12   INCENDIO ALL'INTERNO DELLA SCUOLA

 

1.1           Generalità

 

Per evitare il formarsi ed il propagarsi di un incendio e per affrontarlo nel caso in cui si manifesti, occorre tenere sempre ben presenti le norme di prevenzione e le nozioni esposte nella Parte generale, alla quale si rimanda. Va tenuto presente che gli addetti alla gestione dell'emergenza hanno seguito (o seguiranno quanto prima) un apposito corso e ricevuto un'adeguata formazione e che quindi è a loro che è opportuno rivolgersi per ogni necessità e chiarimento al riguardo.

Le norme di comportamento nel caso di incendio, meglio dettagliate di seguito, sono riassunte nella schede operative n. 2 e 3.

 

1.2           Allarme limitato- Incendio controllabile

 

Chiunque scopra un principio di incendio deve immediatamente dare l'allarme avvertendo gli addetti alla gestione dell'emergenza e il Responsabile dell'emergenza (il Vice Preside Prof.Garau S.Renato per la sede centrale, per le sedi staccate di Arbus i suoi vicari); deve far allontanare le persone eventualmente presenti nella zona dell'incendio, ma deve cercare di evitare di creare il panico fra le persone presenti negli altri locali.

Gli addetti alla gestione dell'emergenza dovranno innanzitutto valutare se ritengono possibile estinguere l'incendio con i soli mezzi di estinzione disponibili nell'edificio, senza l'aiuto dei VV.F.  e senza correre il rischio di essere intossicati dal fumo. In caso affermativo devono provvedere a:

§      prendere il più vicino estintore e scaricare l'elemento estinguente nel punto di combustione da distanza ravvicinata,

§      se necessario, utilizzare anche l'idrante più vicino (ma solo dopo aver tolto tensione a tutta la zona circostante),

§      proseguire fino a completo, e certo spegnimento dell'incendio,

§      aerare ed evacuare l'ambiente interessato dall'incendio, in quanto può essersi saturato del fumo e dell'elemento estinguente rendendo quindi difficoltosa e pericolosa la respirazione. Anche nel caso in cui l'incendio sia molto limitato e tale da non richiedere l'intervento dei VV.F. tutti coloro che si trovano nei locali vicini a quello interessato dall'incendio dovranno essere fatti immediatamente spostare in una zona sufficientemente lontana.

 

1.3           Allarme generale - Incendio che richiede l'intervento dei VV.F.

 

Se gli addetti alla gestione dell'emergenza ritengono di non essere in grado di domare da soli l'incendio, o nel momento in cui, dopo aver cercato di intervenire, si rendono conto di non riuscire a spegnerlo devono informare il Responsabile dell'emergenza affinché dia l'ordine di evacuazione della scuola e devono quindi chiamare o far chiamare, secondo gli incarichi attributi dal Capo di Istituto, i Vigili del Fuoco (numero di telefono 115) secondo lo schema di messaggio telefonico indicato nell'all.1. Per quanto possibile devono anche provvedere a chiudere tutte le porte e finestre della zona interessata dall'incendio, per evitare che l'aria lo alimenti, e ad allontanare l'eventuale materiale infiammabile. Gli stessi addetti alla gestione dell'emergenza e l'altro personale designato dal Capo di Istituto dovranno provvedere al sezionamento dell'energia elettrica, del gas e del gasolio (e ad eseguire le altre operazioni eventualmente previste).

L'ordine di evacuazione deve essere trasmesso a tutti i presenti per mezzo della sirena d'allarme (Non ancora presente), nel caso con una particolare cadenza del suono della campanella (che è stata stabilita  in tre suoni lunghi intervallati da due suoni brevi), che deve essere nota a tutti.

Nel caso in cui il Responsabile dell'emergenza o il suo sostituto non siano reperibili o nel caso di un incendio di grosse dimensioni tale da richiedere una rapida evacuazione dell’edificio, l'ordine di evacuazione può essere dato da una qualsiasi delle persone autorizzate a farlo (si veda l'allegato 1).

Prima di uscire dalla scuola il Responsabile dell'emergenza, o altra persona a ciò incaricata, deve prendere con sé la copia del presente Manuale Operativo e la copia della scheda dell'edificio scolastico a disposizione degli Enti esterni, con le relative planimetrie.

Il personale incaricato delle comunicazioni all'esterno deve anche provvedere ad avvertire i Vigili Urbani affinché intervengano per tutte le necessità legate alla regolazione del traffico nella strada antistante la scuola.

All'arrivo dei Vigili del Fuoco il Responsabile dell'emergenza deve consegnare al responsabile dell'intervento la scheda dell'edificio scolastico e gli addetti alla gestione dell'emergenza devono mettersi a disposizione dei VV.F. per quanto necessario.

 

1.4           Evacuazione della scuola

Se viene impartito l'ordine di evacuazione, tutti i presenti devono lasciare l'edificio seguendo i percorsi di esodo previsti ed indicati nelle planimetrie esposte in tutto l'edificio ed allegate a questo Piano.

Ogni classe, agli ordini del docente presente (che dovrà prendere e portare con sé il registro delle presenze), dovrà uscire dall'aula in fila indiana al seguito dell'allievo designato come "aprifila"; gli studenti si terranno per mano o appoggeranno ognuno la mano sulla spalla del compagno che sta davanti. L'allievo designato come "chiudifila" uscirà per ultimo, a meno che nella classe siano presenti allievi disabili (anche temporaneamente, p. es. per un infortunio): in questo caso due allievi saranno stati designati per aiutare ed accompagnare il disabile ed usciranno immediatamente al seguito dell'allievo "chiudifila". Prima di immettersi nel corridoio o sulle scale l'allievo "aprifila" verificherà che la via sia libera; se due classi giungeranno contemporaneamente su un percorso comune avrà la precedenza la classe la cui aula è più vicina all'uscita. Ogni classe percorrerà in fila indiana tutta la via di esodo prevista e si porterà all'esterno riunendosi nel punto di raccolta assegnatole; qui il docente verificherà che tutti gli allievi abbiano raggiunto il punto di raccolta ed invierà uno degli allievi a darne comunicazione al Responsabile dell'emergenza. Nel caso in cui qualche allievo manchi, il docente dovrà provvedere con la massima urgenza ad avvertire, oltre al Capo di Istituto, i Vigili del Fuoco.

I nominativi degli alunni "aprifila" e "chiudifila" e degli eventuali accompagnatori dei compagni disabili devono essere resi noti a tutta la classe e possibilmente indicati in una tabella affissa all'interno dell'aula.

Il personale ausiliario ed i docenti presenti non impegnati direttamente con le singole classi o con gli incarichi assegnati dal Capo di Istituto si predisporranno ad uscire, ma per farlo attenderanno che siano usciti tutti gli allievi (potranno uscire subito solo l'eventuale personale disabile e le persone incaricate dell'accompagnamento). Nel caso di presenza di allievi disabili i docenti non direttamente impegnati provvederanno, se possibile, ad aiutare gli studenti incaricati del loro accompagnamento.

Una volta completata l'evacuazione, se nel frattempo non saranno giunti i Vigili del Fuoco, gli addetti alla gestione dell'emergenza rimarranno davanti agli ingressi ad attenderli e per verificare che nessuno entri nell'edificio.                                             

Le principali norme di comportamento da seguire nel caso di evacuazione della scuola sono riportate nella scheda operativa n. 4.

 

1.5           Fine dell’emergenza

II cessato allarme potrà essere dato, sentiti i VV.F., solamente dal Capo di Istituto o dal suo sostituto. Se i W.F. autorizzeranno il rientro nell'edificio, potrà essere necessario l'intervento di un tecnico elettricista per verificare che non vi siano impedimenti in rete; accertato ciò, l'elettricista potrà ridare tensione e si potrà pertanto disporre la ripresa delle lezioni e del lavoro.

 

1.6           Incendio in un edificio adiacente o comunque nelle vicinanze della scuola 

Chiunque si accorga o abbia notizia di un incendio di proporzioni non trascurabili in un edificio adiacente o comunque nelle vicinanze della scuola deve darne immediatamente notizia al Responsabile dell'emergenza, che dovrà prendere le necessarie decisioni; per questo cercherà innanzitutto di contattare i Vigili del Fuoco per avere indicazioni al riguardo. Nel caso in cui debba essere dato l'ordine di evacuazione della scuola, l'evacuazione andrà effettuata con le medesime modalità e precauzioni indicate nei paragrafi precedenti. Andrà però verificata l'eventualità di dover modificare i punti di raccolta perché quelli previsti in questo Piano potrebbero essere potenzialmente interessati dall'incendio esterno all'edificio scolastico.

 

 

13   INFORTUNIO O MALORE 

Vanno considerati i casi di malore o infortunio di un appartenente al personale docente od ausiliario o di un allievo.

In tutti i casi si dovranno seguire le norme di comportamento indicate nella scheda operativa n. 5. Nel caso in cui non fosse presente un addetto al pronto soccorso, i presenti dovranno astenersi da qualsiasi tentativo di aiutare la vittima, a meno di un evidente, imminente pericolo di vita o di una situazione chiara ed evidente in cui si possano, senza ombra di dubbio, mettere in atto le nozioni di pronto soccorso note; in ogni caso, nei limiti del possibile, ogni intervento sulla vittima effettuato da persona diversa di un addetto al pronto soccorso dovrà essere autorizzato dal Capo di Istituto o dal suo sostituto.

Se la situazione è tale da richiedere l'intervento del soccorso sanitario, la richiesta va fatta secondo lo schema predisposto (all. 2).

In tutti i casi deve essere subito informato il Capo di Istituto (o il suo sostituto), che, nel caso che l'evento interessi un allievo, dovrà provvedere ad avvertire o a far avvertire i genitori.

 

 

14   SCHEDE OPERATIVE

 

Nelle pagine che seguono sono raccolte una serie di schede operative che, a parte le prime, raccolgono sinteticamente le norme da seguire nei vari casi di emergenza. Il contenuto di queste schede dovrà essere perfettamente conosciuto e ricordato da tutto il personale. Le prime due schede contengono invece i nominativi delle persone incaricate di intervenire nel caso di emergenze ed i numeri telefonici da chiamare nei vari casi; esse dovrebbero essere sempre a disposizione vicino al posto di lavoro.   


SCHEDA OPERATIVA N. 1

INCARICATI PER LA GESTIONE DELL’EMERGENZA

INCARICO

 

NOMINATIVO

 

SOSTITUTI-NOTE

 

 

1.      Responsabile dell'emergenza

 

1 Prof.

 

 

 

Addetti alla gestione dell'emergenza:

A)    Persone autorizzate, in caso di necessità, a dare l'ordine di evacuazione della scuola

B)    Richieste telefoniche di intervento

C)    Coordinamento operazioni di evacuazione:

C.1)            Punto di ritrovo 2: Aule (zona aula magna)

C.2)            Punto di ritrovo 1: Aule (altre zone)

C.3)            Punto di ritrovo 3: Ufficio+Laboratori

C.4)            Punto di ritrovo 3: Palestra

 

 

 

 

 

 

 

1 Prof.

 2 Prof

 

 

1 Prof.

2 Prof.

 

 

1 Prof.

2 Prof.

 

1 Prof.

2

1 Prof. 

2 Prof.

 

1 Prof.

2 Atzori Rina

 

 

 

 

 

1 D.A.

 

 

 

 

2.      Addetto al pronto soccorso

e Controllo settimanale cassette pronto soccorso

 

1

2

3

4

 

 

3.      Controllo giornaliero praticabilità vie di evacuazione

1

2

 

1

 

4.      Verifica settimanale estintori e Verifica mensile impianto idranti

 

1

1

5.      Verifica settimanale luci emergenza e Stacco energia elettrica

 

1

 

 

1

 

6.      Controllo settimanale porte  tagliafuoco e Controllo chiusura porte tagliafuoco

 

1

 

1

 

7.      Chiusura valvole gas e stacco alimentazione gasolio e corrente C.T.

1

1

 

 

 

SCHEDA OPERATIVA N. 1bis

 NUMERI TELEFONICI DA USARE IN CASO DI EMERGENZE

 

·  Vigili del Fuoco                                                          115

·  Carabinieri                                                                 112 - 070970022

·  Pronto Soccorso Ambulanze                                               118

·  Vigili Urbani                                                                070/9760250-220

·  Polizia (pronto intervento)                                         _____________

 

Segnalazione guasti

·  ENEL

·  Comune di Guspini                                                   070/97601

·  Acquedotto                                                                070/9760253

·  (guasti elettrici)                                                          070/_______  

·  (guasti agli impianti termici)                                      070/240320               

 

 

                         


 

SCHEDA OPERATIVA N. 2

NORME GENERALI DI COMPORTAMENTO NEL CASO DI INCENDIO

·          Chiunque scopra un principio di incendio deve immediatamente dare l'allarme avvertendo gli addetti alla gestione dell'emergenza e il Responsabile dell'emergenza; deve far allontanare -le persone eventualmente presenti nella zona dell'incendio, ma deve cercare di evitare di creare i panico.

·          Se gli addetti alla gestione dell'emergenza ritengono di poter domare l'incendio senza correre il rischio di essere intossicati dal fumo (e senza correre il rischio di perdere il controllo dell'incendio), l'altro personale presente deve, ma solo se è in grado di farlo, aiutarli secondo quanto indicato nella scheda operativa n. 3.

·          Effettuate queste operazioni, o se non si è certi di essere in grado di aiutare gli addetti alla gestione dell'emergenza, bisogna allontanarsi dal locale in cui si è manifestato l'incendio ed attendere istruzioni. 

·          Se gli addetti alla gestione dell'emergenza ritengono di non poter domare l'incendio (o in assenza di tali addetti), l'altro personale presente deve innanzitutto avvertire il Responsabile dell'emergenza, o il suo sostituto, e far avvertire le altre persone alle quali sono stati assegnati specifichi compiti per l'emergenza e quindi procedere all'evacuazione della scuola secondo le modalità indicate nella relativa scheda operativa.

·          In tutte le circostanze è importante mantenere la calma per non commettere imprudenze e per non provocare fenomeni di panico.

·          Se venite sorpresi in un locale mentre l'incendio si è già sviluppato e vi è presenza di fumo lungo il percorso di fuga, camminate piegati e respirate tramite un fazzoletto, preferibilmente bagnato. Ricordatevi che il fumo può essere assai più pericoloso delle fiamme.

·          Se il corridoio e le scale sono già invasi dal fumo o dalle fiamme e non è possibile uscire dal locale in cui vi trovate:

·          sigillate ogni fessura della porta, possibilmente mediante tessuti bagnati (asciugamani, tende, se necessario abiti, ecc.),

·          aprite una finestra e chiedete soccorso, tenendo aperta la finestra per il minor tempo possibile.


 

 

SCHEDA OPERATIVA N. 3

NORME DI COMPORTAMENTO

 per gli addetti all'intervento 

NEL CASO DI INCENDIO

 

·          Staccare l'alimentazione elettrica del locale o della zona interessata dall'incendio e se possibile allontanare il materiale combustibile che può essere raggiunto dal fuoco e limitare la propagazione del fumo e dell'incendio chiudendo le porte di accesso alla zona interessata dall'incendio; per tali operazioni farsi eventualmente aiutare da colleghi purché si sia certi che siano in grado di eseguirle correttamente.

·          Iniziare l'operazione di estinzione solo con la garanzia di una via sicura alle proprie spalle ed operare sempre mantenendosi fra l'incendio e la via di uscita.

·          Non usare mai acqua per spegnere incendi in prossimità di quadri elettrici o elementi in tensione

·          Azionare l'estintore (o l'idrante) dirigendo il getto dell'agente estinguente alla base della fiamma, muovendolo leggermente a ventaglio ed agendo in progressione dalle fiamme più vicine a quelle più lontane.

·          Procedere verso il focolaio di incendio assumendo una posizione il più bassa possibile per sfuggire all'azione nociva dei fumi.

·          Ricordatevi in ogni caso che, se l'incendio è circoscritto in una stanza e non è di minima entità o ci sono problemi di fumi tossici, la cosa migliore da fare è quella di chiudere, se possibile ermeticamente, la porta del locale ed attendere i VV.FF.

·          Nel caso in cui non si riesca a domare l'incendio e si debba procedere all'evacuazione dell'edificio il personale designato deve immediatamente provvedere ad effettuare gli interventi per i quali ha ricevuto l'incarico dal Capo di Istituto.


 

SCHEDA OPERATIVA N. 4

NORME DI COMPORTAMENTO

NEL CASO DI EVACUAZIONE  DELLA SCUOLA

·          Mantenete la calma.

·          Non attardatevi a raccogliere effetti personali; tutt'al più, se necessario indossate un indumento per proteggervi dal freddo e/o dalla pioggia.

·          Se vi è stato assegnato un compito specifico, eseguitelo in modo tempestivo; non dovete compiere di vostra iniziativa alcuna azione non prevista.

·          Preoccupatevi comunque di aiutare eventuali persone in difficoltà.

·          Uscite dalla scuola seguendo il percorso previsto ed indicato nelle planimetrie esposte nei locali della scuola. Rispettate rigorosamente la procedura prevista per il gruppo di cui fate parte.

·          Uscite dai locali rapidamente, ma non precipitosamente; se vi è presenza di fumo, camminate piegati e respirate tramite un fazzoletto, preferibilmente bagnato.

·          Una volta all'esterno raggiungete il punto di riunione prefissato. Non allontanatevi da tale punto di riunione fino a quando non ne sarete autorizzati. Gli addetti alla gestione dell'emergenza devono rimanere davanti all'ingresso per attendere i Vigili del Fuoco e svolgere i compiti loro assegnati.

·          Non rientrate nella scuola tino a quando i Vigili del Fuoco ed il Capo di Istituto non avranno dato la relativa autorizzazione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

SCHEDA OPERATIVA N. 5

NORME DI COMPORTAMENTO NEL CASO DI INFORTUNIO

O MALORE

·          Evitate affollamenti intorno all'infortunato o nei pressi e chiamare subito un addetto al pronto soccorso.

·          Astenetevi da qualsiasi intervento sull'infortunato fino all'arrivo dell'addetto al pronto soccorso.

·          Conversate il meno possibile con la vittima ed in particolare evitate di porgli domande sull'accaduto, per non accrescere le sue condizioni di stress. Limitatevi ad esprimere parole ed atteggiamenti di calma e rassicurazione.

·          All'arrivo dell'addetto al pronto soccorso collaborate con lui seguendone le istruzioni.

·          Se l'addetto al pronto soccorso è assente o se vi dice di chiamare un'ambulanza chiamate il numero del soccorso ambulanze fornendo le informazioni necessarie secondo lo schema allegato (all. 2).

 

 

 

 

 

 

 


 

Allegato 1

Nel caso di un incendio che non risulti controllabile dagli addetti alla gestione dell'emergenza, la persona di ciò incaricata provvedere a telefonare al 115   (Vigili del Fuoco)  trasmettendo il seguente messaggio:

"Pronto, qui è l’Istituto Professionale IPSIA di GUSPINI in via Banfi, è richiesto il vostro intervento per un incendio che i nostri addetti alla gestione dell'emergenza non riescono a controllare.

Ripeto, qui è la Istituto Professionale IPSIA di GUSPINI in via Banfi , è richiesto il vostro intervento per un incendio che i nostri addetti alla gestione dell'emergenza non riescono a controllare.

In attesa del vostro arrivo noi stiamo procedendo all'evacuazione della scuola.

Sono presenti  circa  ______persone fra allievi e docenti. Al vostro arrivo vi verranno fomite tutte le informazioni necessarie”

Il mio nominativo è ...........................................

Il nostro numero di telefono è 070970255                                              


Allegato 2

Nel caso di un malore od un infortunio che richiedano l'intervento del soccorso sanitario la persona di ciò incaricata provvedere a telefonare al  118 oppure allo   07093781 (Pronto soccorso dell’Ospedale di San Gavino Monreale)

profferendo il seguente messaggio:

"Pronto, qui è l’Istituto Professionale IPSIA di GUSPINI in via Banfi è richiesto il vostro intervento con autoambulanza per un'assistenza ad una persona (indicare se allievo o persona adulta) colpita da malore, che ha (o non ha) perso conoscenza, ovvero che si è infortunata e presenta (indicare se ferite, traumi o che ……………….).”

 

 Il mio nominativo è ...........................................

 

Il nostro numero di telefono è: 070970255

 

 

 

 

Allegato 3

 

 

Planimetria dell’Istituto con individuazione dei punti di raccolta e vie di fuga.
SOMMARIO

 

A) PARTE GENERALE

1 INTRODUZIONE_ 2

2 SEGNALAZIONE DI SITUAZIONI DI EMERGENZA_ 2

3 SITUAZIONI DI EMERGENZA_ 2

4 RISCHIO DI INCENDIO - GENERALITÀ_ 2

5 RISCHIO DI INCENDIO - LA PREVENZIONE_ 2

6 AVVERTENZE E LIMITAZIONI NELL’USO DELLE SOSTANZE ESTINGUENTI 2

6.1       Acqua: 2

6.2       Anidride carbonica: 2

6.3       Polvere: 2

7 IL FENOMENO DEL PANICO_ 2

8 ADDESTRAMENTO DEL PERSONALE_ 2

9 PIANO DI EVACUAZIONE ED ESERCITAZIONI DI EVACUAZIONE_ 2

10   SCHEDA DESCRITTIVA DELL’EDIFICIO SCOLASTICO_ 2

 

B) MANUALE OPERATIVO

11   INTRODUZIONE_ 2

12   INCENDIO ALL'INTERNO DELLA SCUOLA_ 2

12.1     Generalità_ 2

12.2     Allarme limitato- Incendio controllabile_ 2

12.3     Allarme generale - Incendio che richiede l'intervento dei VV.F. 2

12.4     Evacuazione della scuola_ 2

12.5     Fine dell’emergenza_ 2

12.6     Incendio in un edificio adiacente o comunque nelle vicinanze della scuola_ 2

13   INFORTUNIO O MALORE_ 2

14   SCHEDE OPERATIVE_ 2